“Road tards, rat milk, magic frogs and motorbikes. ghost pirates, trailer park babysitters, king kong bundy and werewolf santas. nwobhm, early metallica, the wipers, budgie and bobby soxx. it ain’t retro, it’s total fucking recall. get me off this dying rock. escape from la while you still have the chance. over.”
—Randy 2024
Lo so che sto trascurando decisamente questo blog, ma c’ho delle cose, comunque conto di cazzeggiare meno e scrivere di più. I promise, and promise is a promise.
Beccatevi il nuovo singolo dei mitici Zig Zags, una roba tipo psych-punk-metal post-apocalittico, so che è una definizione dannatamente “alla Blow Up”, ma tant’è…
Personalmente dopo l’ascolto mi sono sentito per metà deluso e per metà esaltato. Speravo che la band di Los Angeles si spingesse verso la psichedelia (qualche intuizione nella collection “10-12” si era sentita, e che intuizioni!), ed invece sembrano seguire l’andazzo dettato dalla In The Red in California, niente di male, anzi, il sound di questi tre scalmanati rappresentanti dello skate punk (lo dicono loro mica io) ne giova assai come peraltro avevamo avuto modo di ammirare nel precedente 7″ “Scavenger/Monster Wizard“. Forse la mia sete di psichedelia non è stata assetata, ma ciò non toglie che tra Kadavar, Harsh Toke, Ty Segall, Thee Oh Sees (e varianti degli stessi) e qualche altra band che sciorinerò in codesti giorni a seguire, gli Zig Zags si ritagliano uno spazio bello grosso.
P.S.: il Randy della citazione è il tipo in copertina, praticamente l’Eddie della band.