Più una risposta ad un video di DuFer il mio vuole essere un compendio di natura critica. Siamo bravissimi a dare etichette, definizioni, sottogeneri, a fare distinzioni tra folk, alt-folk e art-folk, ma siamo sempre sicuri che questi confini non siano pregiudiziali invece che qualitativi?
Siamo certi di avere sempre gli strumenti adeguati per discernere ciò che arte e ciò che è altro da questa, che sia intrattenimento o un semplice virtuosismo. A cosa ci è utile questa distinzione, oppure in che modo la sua esistenza è solo un modo per giustificare i nostri pregiudizi?
Non ci sono risposte, come al solito, ma magari qualche buona domanda sì.
🍹 LISTA delle cose fighe citate durante il video (in ordine di apparizione):
- Video di rick DuFer: https://www.youtube.com/watch?v=nuipvEpcKek – Gamification video: https://www.youtube.com/watch?v=6eGaDkWipO8 Modo lidio: https://www.treccani.it/vocabolario/lidio/
- “Dafne”, di Jacopo Pieri: https://www.youtube.com/watch?v=6ulG3gQV65s
- John Dewey, “Arte come esperienza”: https://www.aestheticaedizioni.it/catalogo/arte-come-esperienza/
- Video lanterna magica: https://www.youtube.com/watch?v=4D0-YuX-X80
- Robert Pirsig, “Lo zen e l’arte della manutenzione della motocicletta”: https://www.adelphi.it/libro/9788845970160
- Massimo Mantellini, “Bassa risoluzione”: https://www.einaudi.it/catalogo-libri/problemi-contemporanei/bassa-risoluzione-massimo-mantellini-9788806233549/
- Video sulla Retromania: https://www.youtube.com/watch?v=8B2vEbD-qyM&t=682s