Sono sicuro che da qualche parte dev’esserci un culto dei Tool in cui si passano l’ostia dicendo: «Corpo di Keenan», «Ænima!» ma a parte le mie supposizioni, i Tool restano una delle realtà più rispettate dell’intero panorama metal di fine anni ‘90 inizi anni 2000, e solo un elemento della loro esistenza continua produrre controversie: il genere. Che genere fanno i Tool?
Per gran parte di voi questa mini-guida sarà il massimo della banalità, e non c’è dubbio che sia così, gli starter pack sono per chi non sa da dove iniziare non per chi è già esperto del genere. Ma arriveranno anche guide per ascoltatori appassionati e infine quelle con selezioni di album veramente sconosciuti o poco apprezzati. Questi primi post servono anche per avere un feedback sulla grafica e la leggibilità, sto ancora sperimentando per creare una continuità di contenuto tra un video e l’altro.
Sì, Jenna Ortega non solo già conosceva i Cramps, ma li aveva proprio in playlist mentre Tim Burton proponeva Goo Goo Muck per la scena del ballo scolastico nel quarto episodio della serie “Wednesday”. I Cramps sono una della band più adorate dai perdenti di tutti i tempi, forse una delle più efficaci rappresentazioni delle origini della cultura goth, non solo per i look esagerati di Lux Interior e Poison Ivy, ma sopratutto per quell’atteggiamento nerd e goffo che caratterizzava le prime espressioni di questo movimento culturale… passatista! Beh, sì, perché come ogni nerd che si rispetti la cultura goth si basa su fumetti, giochi e film sconosciuti ai più, tutti dai gloriosi anni cinquanta.